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ALLA DILETTA COMUNITA’ DI DEPRESSA A te, diletta Depressa, che mi hai dato i natali e che mi hai visto nascere all’Episcopato mi rivolgo per porgerti il mio affettuoso e cordiale saluto. Sorge irresistibile in me il bisogno di dirti grazie perché dalle tue zolle e dalle tue radici ho assorbito i genuini sapori della vita, i valori umani e cristiani che da sempre hanno caratterizzato il tuo patrimonio. Grazie perché hai conservato in me il desiderio delle cose semplici, il

La nostra chiesa vista dal droneSotto il titolo di Maria SS. delle Grazie si crede sia stata retta nel 1600, in quanto il Catalogo degli Arcipreti della parrocchia parte dal 1622. La chiesa, invece è titolata a S. Antonio di Padova, il quale è il Santo Patrono del paese, e fu iniziata nel 1600 e ultimata nel 1790, come si legge in una data incisa sul finestrone della porta centrale. La chiesa, la cui volta è poggiata su 10 enormi pilastri, internamente è divisa in 3 navate ed ha il pavimento in stile veneziano. Sulla navata centrale, che è la più antica, vi è l'altare maggiore costruito in pietra leccese nel 1837 a spese dell'economo Curato Don Donato Sodero; una volta l'altare era recintato con una ringhiera di ferro. Sull'altare ci sono due angeli che sorreggono dei candelabri e dietro di loro vi sono quattro quadri che riproducono i quattro evangelisti e di questi quadri si sa' solo che sono stati dipinti nel 1835. Entrando in chiesa la navata di destra è stata costruita nel 1958. Fino al 1957, accanto alla chiesa Parrocchiale, sorgeva l'antica chiesetta S. Veneranda di nessun interesse artistico e paurosamente lesionata, che fu sede della locale confraternita, soppressa per ordine prefettizio a causa di controversie tra gli amministratori, e nel 1958 fu demolita per la costruzione della terza navata della chiesa parrocchiale e della sala S. Veneranda.

Su questa navata troviamo tre altari: dei SS. Medici, delle Anime Sante e della Madonna del Rosario. Sull'altare dei SS. Medici un quadro su tela con cornici in pietra riproducente i Santi Cosimo e Damiano. Due leoni rampanti, sorreggono la base di quest'altare e al centro di loro in pisside di forma ovale s'intravede un affresco della Vergine. Ai lati del quadro dei Santi vi sono due colonne in stile barocco, mentre sulla cornice del quadro in basso vi si  trova la testa di un  angelo e in alto una corona. Sopra l'altare spicca la piccola tela del Sacro Cuore di Gesù (ora in restauro).

Il secondo altare, quello delle Anime Sante,  è composto da un quadro riproducente S. Vito Martire e  sopra di lui la statua  della Vergine col Bambino. In quest'altare si usa fare in tempo di Quaresima l'altare delle deposizione.

Il terzo altare, dedicato alla Madonna del Rosario, in alto possiede una piccola nicchia con la statua di San Venanzio e in mezzo a due colonne il quadro della Madonna del Rosario.
Nella navata opposta, costruita nel 1870, troviamo a partire dal fondo una recente fonte battesimale del 1951 fatto, dal maestro Pantaleo Durante di Tricase, a spese del parroco. Ha una vasca e un pozzetto in pietra leccese che serve da Sacrario. Il tutto nel mese di marzo 2002 e stato spostato sulla colonna di fronte, al suo posto è stata aperta una porta per accedere in una saletta adiacente "Saletta Paradiso" dove sono state collocate le statue dei Santi che erano nella chiesa. Subito dopo vi è l'altare di S. Antonio, (ora in restauro) che ha una tela che raffigura il Santo, tra due colonne cilindriche. Sopra è posta un'altra tela che crea incertezza circa la Santa rappresentata, alcuni tendono per S. Filomena, altri per S. Barbara.

Nel secondo ed ultimo altare intitolato alla Madonna delle Grazie, ai lati della tela della Vergine, vi sono due statue in pietra leccese, dei Santi S. Donato e S. Oronzo. Sopra la tela grande una piccola raffigurante S. Giuseppe. Nel bassorilievo dell'altare è rappresentata la Natività. E' opera di uno scultore sconosciuto. Subito dopo il pulpito di legno col baldacchino attaccato al primo pilastro della chiesa, vi sono una balaustra e due acquasantiere di marmo, donati dalla vedova del dott. Dante Grezio nel 1965. A se stanti ecco le statue dei Santi Medici che sono i compatroni del paese sin dal 1954. Sono in carta pesta e fatte in sostituzione delle vecchie, delle quali si conservano solo le due teste poste fino a pochi anni fa in una nicchia nobile sull'altare dei SS. Medici. Queste due teste, molto espressive, erano portate nelle case dei devoti gravemente ammalati. Qualche anno fa rubate da ignoti, e subito sostituite con delle altre simili, offerte da un devoto.
Sull'abside del presbiterio, in una nicchia proveniente dalla chiesa di Santa Cesaria, trova posto la statua di S. Antonio, donata dalla famiglia Luigi Bramato. La chiesa è provvista di molte altre statue e quadri che rappresentano santi conosciuti.
Anticamente fino al 1447 vi era un organo, con circa 150 canne, che erano collocate al lato destro dell'altare maggiore.
La facciata della chiesa è abbellita da un ampio sagrato con scalinata. La chiesa ha due campanili, costruiti nel 1880 in stile moresco, ma solo in quello di sinistra, per chi guarda, vi erano delle campane; da Marzo 2001 vi sono delle campane anche a quello di destra; complessivamente 7 campane che intonano più di 100 melodie. Nel campanile di sinistra sino al 1963 vi è stato l'orologio pubblico. Il campanile fu dichiarato dal ministero della guerra punto d'osservazione militare, per questo non possono essere effettuate delle modifiche senza interpellare il ministero competente.
La chiesa è stata di recente restaurata.
Il 10 marzo 2002 è stata inaugurata una vetrata, la quale è stata collocata, in sostituzione di un'altra, dietro l'altare donata dal nostro caro "Monsignor Martella Luigi", in occasione del primo anniversario della sua consacrazione a Vescovo.

Riportiamo di seguito i nomi dei parroci di Depressa a partire dal 1622 ad oggi:

1) Spolda Giovan Pietro 1622-1652
2) Ferraro Girolamo 1652-1654
3) Rizzo Giuseppe 1655-1661
4) Riccio Giuseppe Felice 1661-1671
5) Coluccia Pompeo 1671-1690
6) Potenza Andrea 1680-1698
7) Roberti Vincenzo 1698-1743
8) Colletta Sergio 1743-1754
9) Longo Franco 1754-1794
10) Bacile Vincenzo 1794-1814
11) Nuzzo Giuseppe - Economo (Ex-Domenicano) 1814-1819
12) Nuzzo Giuseppe - Economo 1819-1820
13) Peluso Arcangelo Raffaele (ex-Cappuccino) 1820-1825
14) Sodero Donato-Economo 1825-1849
15) Piccinni Vincenzo 1849-1883
16) Aprile Antonio da Tutino (Economo curato) 1883-1884
17) Malorgio Vito Antonio 1884-1889
18 Guerrieri Ludovico (Economo curato) 1890-1896
19) Cazzato Pietro da Alessano 1896-1932
20) Erriquez Luigi da Nociglia 1932-1990
21) Ciullo Mario da Taurisano 1990-2000
22)  Ferraro Flavio da Salignano 2000-2010

Diocesi di appartenenza Depressa:

  • Fino al 1818 dipese dalla diocesi di Castro.
  • Fino al 1990 dipese dalla diocesi di Otranto.
  • Dal 1990 in poi dipende dalla diocesi di Ugento.