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ALLA DILETTA COMUNITA’ DI DEPRESSA A te, diletta Depressa, che mi hai dato i natali e che mi hai visto nascere all’Episcopato mi rivolgo per porgerti il mio affettuoso e cordiale saluto. Sorge irresistibile in me il bisogno di dirti grazie perché dalle tue zolle e dalle tue radici ho assorbito i genuini sapori della vita, i valori umani e cristiani che da sempre hanno caratterizzato il tuo patrimonio. Grazie perché hai conservato in me il desiderio delle cose semplici, il

S.E. Mons. Luigi Martella, del clero dell’Arcidiocesi di Otranto, è nato a Depressa frazione di Tricase (attualmente diocesi di Ugento-Santa M. di Leuca) il 9 marzo 1948. Entrato da ragazzo nel Seminario della sua diocesi, ha percorso il curriculum delle scuole medie, ginnasio e liceo, fino alla maturità classica.

Dopo il biennio filosofico-teologico nel Seminario di Treviso, ha proseguito gli studi di Teologia nel Pontificio Seminario Interregionale di Posillipo (Napoli), ricevendo l’ordinazione presbiterale il 10 aprile 1977. Ha conseguito la licenza in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi e il dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana in Roma.

Dal 1979 al 1986 è stato Rettore del santuario “Madonna del Rosario” in Castro, e dal 1986 primo parroco della stessa chiesa eretta a parrocchia.

Assistente diocesano dell’Ufficio Famiglia di Azione Cattolica dal 1980 al 1994, e per alcuni anni assistente regionale dello stesso ufficio; docente di religione cattolica nel liceo-ginnasio “F. Capece” di Maglie dal 1979 al 1994; docente di Teologia Morale nell’Istituto di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” di Otranto e presso la Scuola di Teologia per laici della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca; ha insegnato Etica professionale presso la Scuola allievi infermieri dell’ospedale “Card. G. Panico” in Tricase.

Dal 1994 è stato chiamato a svolgere l’ufficio di Direttore Spirituale nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta. Presso l’Istituto Teologico Pugliese è stato docente di Teologia Morale fondamentale. Responsabile dell’Ufficio formazione dell’Istituto Pastorale Pugliese e Consulente etico regionale della Federazione dei Consultori di ispirazione cristiana.

Eletto alla sede vescovile di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi il 13 dicembre 2000; ordinato vescovo il 10 marzo 2001.

Nel 2005 è stato designato dalla C.E.I. e nominato dalla Congregazione per il Clero quale Visitatore dei Seminari d’Italia. Attualmente è pure Delegato della Conferenza Episcopale Pugliese per le Comunicazioni sociali.

Nel 2011, decimo anno del suo episcopato, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria della città di Molfetta.

Svolge il compito di Priore dei Cavalieri del Santo Sepolcro, Sezione Bari-Bitonto, e dello stesso Ordine è Grande Ufficiale, insignito della Palma d’oro.

 

Nel 2008 ha promosso la Causa di Beatificazione del Servo di Dio “Don Tonino Bello”.

La nostra chiesa vista dal droneSotto il titolo di Maria SS. delle Grazie si crede sia stata retta nel 1600, in quanto il Catalogo degli Arcipreti della parrocchia parte dal 1622. La chiesa, invece è titolata a S. Antonio di Padova, il quale è il Santo Patrono del paese, e fu iniziata nel 1600 e ultimata nel 1790, come si legge in una data incisa sul finestrone della porta centrale. La chiesa, la cui volta è poggiata su 10 enormi pilastri, internamente è divisa in 3 navate ed ha il pavimento in stile veneziano. Sulla navata centrale, che è la più antica, vi è l'altare maggiore costruito in pietra leccese nel 1837 a spese dell'economo Curato Don Donato Sodero; una volta l'altare era recintato con una ringhiera di ferro. Sull'altare ci sono due angeli che sorreggono dei candelabri e dietro di loro vi sono quattro quadri che riproducono i quattro evangelisti e di questi quadri si sa' solo che sono stati dipinti nel 1835. Entrando in chiesa la navata di destra è stata costruita nel 1958. Fino al 1957, accanto alla chiesa Parrocchiale, sorgeva l'antica chiesetta S. Veneranda di nessun interesse artistico e paurosamente lesionata, che fu sede della locale confraternita, soppressa per ordine prefettizio a causa di controversie tra gli amministratori, e nel 1958 fu demolita per la costruzione della terza navata della chiesa parrocchiale e della sala S. Veneranda.

Su questa navata troviamo tre altari: dei SS. Medici, delle Anime Sante e della Madonna del Rosario. Sull'altare dei SS. Medici un quadro su tela con cornici in pietra riproducente i Santi Cosimo e Damiano. Due leoni rampanti, sorreggono la base di quest'altare e al centro di loro in pisside di forma ovale s'intravede un affresco della Vergine. Ai lati del quadro dei Santi vi sono due colonne in stile barocco, mentre sulla cornice del quadro in basso vi si  trova la testa di un  angelo e in alto una corona. Sopra l'altare spicca la piccola tela del Sacro Cuore di Gesù (ora in restauro).

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Parroci che si sono succeduti nel corso degli anni nel nostro Borgo di Depressa.